Il Ginseng rosso (Panax Ginseng Meyer) è conosciuto da millenni per la sua capacità di incrementare la resistenza dell’organismo umano agli stress psico-fisici.
Esso sembra anche adatto a diventare un efficace integratore alimentare negli sport di potenza ma, soprattutto, in quelli di resistenza (ciclismo, podismo, nuoto di durata, sci di fondo, ecc.)

Il Ginseng rosso appartiene alla categoria delle piante adattogene, le cui caratteristiche vengono studiate solo da pochi decenni, cioè da quando il Ministero della Difesa sovietico si mise alla ricerca di sostanze che incrementassero la resistenza dei suoi soldati durante la Seconda Guerra Mondiale. I ricercatori si resero conto che alcune piante (poche) avevano effetti positivi non su singoli organi ma sull’intero organismo umano. Le piante adattogene sono dunque dei regolatori metabolici di origine naturale che influenzano quasi tutti i sistemi dell’organismo umano favorendo la sua omeostasi e incrementando la resistenza alla fatica.


Piante adattogene

Il termine adattogeno venne coniato dal farmacologo sovietico Nikolai Lazerev nel 1947.
Egli diede la seguente definizione [1]:

un agente che permette al corpo di contrastare situazioni avverse di natura fisica, chimica o biologica aumentando la resistenza non specifica nei confronti di questi stress e permettendo così all’organismo di ‘adattarsi’ alle circostanze stressanti

Un adattogeno, per essere tale, deve avere i seguenti requisiti:

  • non deve essere tossico per l’organismo
  • deve produrre nell’organismo una risposta non specifica, cioè un incremento della resistenza  a fattori multipli di stress derivanti da agenti fisici, chimici o biologici
  • deve avere un’azione normalizzante sulla fisiologia, indipendentemente dalla direzione del cambiamento prodotto dal fattore stressante

Per gli adattogeni vale il principio che l’effetto della pianta, non è dovuto a un singolo principio attivo, quanto a una pluralità di principi attivi in essa contenuti [2,3]. In questo senso non si tratta (come nella Fitoterapia) di estrarre un singolo principio attivo e applicarlo al corpo umano per curare una specifica malattia, quanto di utilizzare la pianta nella sua totalità.


Piante adattogene e attività sportiva

Gli effetti delle piante adattogene sulle prestazioni sportive vengono studiati da pochi decenni e cominciano ad essere disponibili i primi risultati, ad esempio il personal trainer Alvaro Molinos Domene, membro del Comitato Olimpico spagnolo, ha pubblicato nel 2013 una review dei primi studi scientifici sul tema [3] che mette in rilievo lo scopo di queste ricerche: incrementare la resistenza alla fatica degli atleti con mezzi alternativi ai convenzionali stimolanti anabolici i quali presentano gravi effetti collaterali. La differenza tra adattogeni e stimolanti (droghe) è che gli adattogeni stimolano i sistemi metabolici dell’organismo e li mantengono attivi a lungo, mentre gli stimolanti chimici esauriscono in tempi brevi il loro effetto e richiedono ulteriori somministrazioni per mantenere prestazioni elevate (ved. Fig.1).

 

Molti adattogeni sono stati studiati per migliorare la resistenza alla fatica (ad esempio aglio e tè verde), ma solo pochi si sono rivelati efficaci nel recupero fisico (dopo uno sforzo intenso) dimostrato scientificamente.

I principali adattogeni dei quali è stata dimostrata l’efficacia sono: Rhodiola Rosea, Eleutherococcus senticosus (o Ginseng siberiano), Schizandra chinensis e Panax Ginseng. In particolare, di quest’ultimo, esistono varie tipologie ma le principali sono due: il Panax Ginseng Quinquefolius (americano) e il Panax Ginseng C.A. Meyer (coreano); essi differiscono per il diverso contenuto di ginsenosidi [5] e, in particolare del ginsenoside Rg1 (stimolante) presente in quantità maggiore nel Ginseng Rosso Coreano e Rb1 (calmante) in quantità maggiore nel Ginseng Quinquefolius. Al di là di questa descrizione parziale e semplificata, nei due tipi di Ginseng sono presenti molti altri ginsenosidi che contrastano varie patologie umane (diabete, tumori, sclerosi multipla, ecc.). La tabella 4 mostra il confronto degli effetti sull’organismo umano di adattogeni e di stimolanti (droghe).


Principio di funzionamento del Ginseng Rosso Coreano

Il principio di funzionamento del Ginseng Rosso (ma più in generale degli adattogeni) è mostrato nella figura a fianco che presenta l’asse HPA (hypothalamic–pituitary–adrenal) che governa la regolazione del sistema endocrino.

Il processo metabolico, nel caso del Ginseng Rosso, parte dai ginsenosidi in esso contenuti che stimolano l’ipotalamo, altrimenti detto ‘cervello viscerale’, il quale attiva il rilascio dell’ormone CRH (corticotropina) nell’ipofisi (ghiandola pituitaria). L’ipofisi, a sua volta, rilascia l’ormone ACTH (adrenocorticotropo) nella corteccia surrenale (Adrenal Cortex).

Quest’ultima, infine, mediante il rilascio di cortisolo, altrimenti detto ‘ormone dello stress’, regola il metabolismo del glucosio, delle proteine e dei lipidi, il bilancio dell’acqua e degli elettroliti, la regolazione della pressione arteriosa, stimola l’attività dei melanociti (che governano l’abbronzatura), gli ormoni sessuali nell’uomo e nella donna e molti altri importanti processi.

La regolazione (negative feedback) è mostrata in figura dalle linee rosse  che mostrano la presenza di un doppio feedback negativo controllato dal cortisolo che inibisce sia l’ipotalamo sia l’ipofisi, quando assume livelli troppo alti.

In sintesi, in un soggetto sano, avviene un aumento dell’ACTH quando il cortisolo è basso e viceversa.

E’ opportuno regolare i propri livelli di cortisolo in situazioni stressanti e competitive perchè è noto che essi provocano i seguenti disturbi:

  • immunodeficienza
  • ipertensione
  • iperglicemia
  • insulinoresistenza
  • fame di carboidrati
  • sindrome metabolica e diabete di tipo 2
  • depositi di grasso su viso, collo e ventre
  • riduzione della libido
  • riduzione ossea

Effetti del Ginseng Rosso Coreano sull’attività sportiva

E’ stato generalmente accertato che il Ginseng Rosso Coreano modula la risposta allo stress e riduce l’ansia da prestazione. Si ritiene che esso agisca nella muscolatura degli atleti a causa della sua capacità di favorire il rilascio di creatina [7]. Riportiamo alcuni studi scientifici che ne attestano l’efficacia nelle prestazioni sportive.

Uno studio [8] in cui è stato somministrato Panax Ginseng Meyer (G115) per 8 settimane a 16 giovani volontari e un placebo a un analogo gruppo ha portato i ricercatori a concludere che il Panax Ginseng Meyer potrebbe migliorare certe funzioni psicomotorie in soggetti sani.

Uno studio [9], svolto durante i Giochi Olimpici di Bejing nel 2008, su 161 atleti della Nazionale Coreana, ha evidenziato il fatto che il 58% di essi ha fatto uso, con buoni risultati,  di integratori sportivi orientali (Mix di medicine orientali, Ginseng Rosso, Ginseng Coreano), soprattutto per accelerare il recupero fisico dopo le gare.

Un articolo critico [10] sull’efficacia del panax ginseng sulle prestazioni atletiche di soggetti umani è stato pubblicato nel 2009; in esso si mettono in rilievo le conferme scientifiche del ginseng in risposta agli stress psico-fisici ma si attendono ulteriori ricerche che chiariscano gli effetti sulle prestazioni atletiche.

Infine, un articolo [11] cita diversi studi che riportano esiti positivi del panax ginseng  sia nelle attività aerobiche sia su quelle anaerobiche.

Dosaggio del Ginseng Rosso Coreano

Una nota dell’Università del Michigan [12] rivolta agli atleti suggerisce di somministrare agli atleti una dose di 2gr quotidiani per 8-12 settimane. E’ opportuno non superare queste dosi per evitare effetti collaterali quali ipertensione, insonnia, diarrea, nervosismo, ecc.

Bibliografia

  1. The Nature of Ginseng: From Traditional Use to Modern Research (2002),  Subhuti Dharmananda
  2. Adaptogen Use Across Cultures (2009), Vanessa Mordones
  3. Che cosa sono le piante adattogene (2011), Gianfranco Trapani
  4. Effects of adaptogen supplementation on sport performance. A recent review of published studies. A recent review of published studies (2013), Alvaro Molinos Domene
  5. Comparison of the pharmacological effects of Panax ginseng and Panax quinquefolium (2008), Chieh-fu Chen et al.
  6. Adaptogens – A Historical Overview and Perspective (2003), Alexander G. Panossian
  7. Effects of creatine, ginseng, and astragalus supplementation on strength, body composition, mood, and blood lipids during strength-training in older adults. (2006), Rogers ME
  8. A double-blind, placebo-controlled clinical study on the effect of a standardized ginseng extract on psychomotor performance in healthy volunteers (1986), L. D’Angelo et al.
  9. Dietary Supplementation Patterns of Korean Olympic Athletes Participating in the Beijing 2008 Summer Olympic Games (2011), Jongkyu Kim et al.
  10. Is Ginseng an Ergogenic Aid? (2009) Michael S. Bahrke et al.
  11. The Multifunctional Herb, Mike Martinotti
  12. Asian Ginseng for Sports & Fitness, University of Michigan
  13. La medicina più efficace non costa niente – PDF (2012) Andy Coghlan – Internazionale/New Scientist
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